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Meteo e Previsioni meteo San juan

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Dati San juan e Previsioni meteo San juan con aggiornata allerta meteo San juan ed incendi.

Modelli meteo San juan ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni San juan è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni San juan per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo San juan meteo San juan meteo 16 giorni San juan
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

Il mese di novembre ha ricalcato ogni tendenza ed indicazione precedente con convergenze oceaniche ,e rimonte piu' miti a sud-est in un contesto di debolezza dell'indice NAO. Ora si entra nel  vivo della tendenza invernale e come ogni anno sopraggiungono le prime forzature stratosferiche,non prevedibili a cosi lunga gittata.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE CON FOCUS SICCITA’:

L'attuale panorama teleconnettivo nelle ultime settimana ha subito delle importanti modifiche,con la virata del SOI in positivo a demarcare lo stop alla fase di EL NINO,ancora prima che partisse,tentativo abortito che prelude  ad una NADA invernale(AREA ENSO NEUTRA),e successivo ripristino della NINA.Tutto cio' ha scombussolato non poco le varie tendenze,un evento non previsto nei forecast dell'AREA ENSO,che lasciavano intendere un possibile NINO MADOKY negli ultimi mesi.L'attuale dislocazione delle ssta oceaniche demarca un tripolo atlantico che va a sprazzi,che  fatica a strutturarsi,complice anche la virata in area pacifica,e con un'area RM ancora fortemente positiva,al contrario del predictor stagionale della NAO,monitorata nel mese di maggio che la vedeva negativa,ed indicante una NAO negativa.Invece questa virata rappresenta un elemento che mette in dubbio ogni precedente evoluzione,cancellando di fatti i sentori stile 2009-2010 comparsi fino ad alcuni mesi fa con una anti-zonalita' esasperata.Sono pero' rimaste intatte molte basi della prossima stagione,come l'estrema fragilita' dei ghiacci artici(MINIMO STORICO),a condizionare una debolezza del VPT,con azioni ficcanti specie dall'area pacifica e siberiana,e soprattutto dalla qbo presente in fase orientale.Tale strutturazione,in accordo con una fase di relativo massimo solare,potrebbero deporre a favore di un VP che si rinforzi,col normale processo radiativo stagionale,mentre in basso prevalgano i disturbi troposferici.Ebbene proprio ora la stratosfera proprio con suo raffreddamento ha deciso di forzare la struttura e tentare di intrevenire in troposfera,andando a cozzare con le forzanti disturbatrici troposferiche.Gia' negli ultimi giorni dal grafico del NAM il blu indica la discesa del cooling,con tentativo di ripresa di AO e NAO tra la seconda parte di novembre e prima parte di dicembre.Ora serve un attento monitoraggio,perche' ogni tendenza fin qui fatta come lo scorso anno se andasse in porto il superamento della soglia critica di 1,5,sarebbe stravolta,con ARTIC-OSCILLATION positiva,per i successivi 50-60 giorni di media.Ad ora pero' per fortuna prevale la tesi ottimistica,che andra' verificata nel prossimo appuntamento,vero crocevia di ogni tendenza,quando si dipaneranno le nebbie invernali,facendo la differenza tra una grande stagione,o una relegata come lo scorso anno a fine gennaio e febbraio.Secondo la tesi piu' probabile ad ora,la troposfera dopo la prima fase che vedrebbe la rotazione dei minimi di geopotenziale verso il settore Canado-Groenlandese(ellitticizzazione del VPT),reagirebbe dal basso attivando un possibile T-S-T event di rimbalzo,condizionando poi la seconda parte invernale(fine dicembre e gennaio),con AO  e NAO negative.
Arriveremo a quella fase in modo graduale,col calore puntato sui lidi scandinavi e baltici(divergenza),con possibili soprese continentali per dicembre specie all'inizio e seconda parte,e di matrice prima artica poi siberiana per gennaio(specie primissimi giorni e poi dopo meta' mese).





Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,  un mese
di dicembre,con azioni bloccanti ad ovest
,e penetrazioni retrograde di matrice artica,parzialmente continentalizzata.





PREVISIONI PER L'ITALIA SPECIALE FESTE  E GENNAIO 2013:

 
ITALIA SETTENTRIONALE:

Feste di fine anno che prenderebbero una piega decisamente gelida e nevosa visto il ritardo stagionale impresso dalla stratosfera,e riscontreremmo una fase gelida di stampo retrogrado tra il 30 dicembre e 1 gennaio,con venti da nord-est,nuvi irregolari specie su trivento ,basso Piemonte e Romagna con nevicate al piano e sulle coste intermittenti,mentre altrove super gelo e venti tesi settentrionali.A seguire gia a meta' della prima decade,primo passaggio umido da scorrimento ,con neve abbondante al nord-ovest ed Emilia e collinare ad est,con pausa altopressoria a seguire e galaverna notturna.Probabilmente attorno al 12 assisteremo ad uno split troposferico,con affondo meridiano del Vortice polare,super gelo in arrivo,nevicate intense su tutto il nord in prima fase,con ingresso sia dalla bora che dal rodano,e precipitazioni che rapidamente si concentrerebbero poi su nord-est ed Emilia(settore orientale),si tratterebbe di una fase acuta invernale,che lascerebbe il segno in termini anche di termiche sino a -15 in pianura sulle aree innevate,alcuni record potrebbero vacillare o cadere.Nel frattempo poi sarebbe l'alta pressione a riprendere terreno da ovest,spostando il tutto a sud-est,con correnti gelide ma piu' secche sino alla    prima parte della terza decade.Probabilemente da li saremmo fuori dal crudo inverno.


ITALIA CENTRALE:

Concluderemo nell'ultima parte del mese di dicembre con nevicate sul settore adriatico a quote molto basse,con variabilita' e grande gelo sui settori tirrenici.Probabilmente dopo il gelo seppure in lento miglioramento del 2 gennaio,attorno al 6 netta risalita termica specie delle minime,con neve collinare tra Umbria e Toscana ,con correnti piu' umide e variabilita' altrove con precipitazioni sparse nevose a quote piu' elevate altrove(700).La fine della prima decade invece trascorrerebbe con alta pressione e forte gelo notturno,possibili nebbie e foschie estese.A seguire attorno al 12,attivazione di forte libeccio,con arrivo di un nocciolo artico in quota dal 13-14 con crollo del limite delle nevicate su molte aree,e nevicate a quote pianeggianti prima su interne e tirreniche e poi a levante.Probabilmente usciremo da questa fase in modo molto lento,con gelo che poi si concentrerebbe su aree adriatiche,con nevicate intense e super gelo,ne usciremo nell'ultima parte mensile.



ITALIA MERIDIONALE:


Concluderemo nell'ultima parte del mese di dicembre con nevicate sul settore adriatico a quote molto basse,con variabilita' e grande gelo sui settori tirrenici.Probabilmente dopo il gelo seppure in lento miglioramento del 2 gennaio,attorno al 6 netta risalita termica specie delle minime,con neve collinare su aree tirreniche ,con correnti piu' umide e variabilita' altrove con precipitazioni sparse nevose a quote piu' elevate altrove(800).La fine della prima decade invece trascorrerebbe con alta pressione e forte gelo notturno,possibili nebbie e foschie estese.A seguire attorno al 12,attivazione di forte libeccio,con arrivo di un nocciolo artico in quota dal 13-14 con crollo del limite delle nevicate su molte aree,e nevicate a quote collinari  prima su interne e tirreniche e poi a levante.Probabilmente usciremo da questa fase in modo molto lento,con gelo che poi si concentrerebbe su aree adriatiche,con nevicate intense e super gelo,ne usciremo nell'ultima parte mensile.




TENDENZA SUCCESSIVA

Con ogni probabilita' complice forte WARMING STRATOSFERICO ,il mese di gennaio manterrebbe condizioni fortemente invernali sia di stampo artico che continentale con l'orso russo in grande forma,urgera' comunque riaggiornarci nel prossimo aggiornamento in quanto pero' grava l'incognita cooling sull'inverno 2012-2013,se andasse in porto con il NAM superato ogni congettura sin qui effettuata verrebbe ribaltata.

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